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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

NEOLOGISMI dall'ACCADEMIA DELLA CRUSCA

skillato PAROLE NUOVE Ambito d'uso: informatica, lavoro, aziende, scuola, sport, videogiochi Ambito d’origine: mercato del lavoro Categoria grammaticale: agg. Definizione: competente, esperto, dotato di particolari abilità in un dato campo, qualificato o specializzato. Etimologia: può interpretarsi come derivato dal sostantivo inglese skill ‘capacità, abilità’ con l’aggiunta del suffisso -ato (= ‘dotato di skill’) o come calco dall’aggettivo inglese skilled ‘esperto, competente, qualificato’. Prima attestazione: 1995 skillato agg. "Non avrei mai pensato di dovere aggiungere anche questo termine nel Gergo: riconosco che i termini da me inseriti sono spesso dei colpi bassi inferti alla lingua italiana, ma non pensavo di potere cadere così in basso. Purtroppo, però, ho sentito persone che parevano degli esseri quasi normali dire "Bisogna essere skillati nell'ambiente target" senza nemmeno arrossire al pensiero di quello che stavano pronunci

SBAGLIANDO SI IMPARA - Giuseppe Patota

Si può bocciare? O soltanto essere bocciati?

da:  http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/si-pu-bocciare-soltanto-essere-bocciati Molte le domande su bocciare, un verbo di nascita relativamente recente nella lingua nazionale; il GRADIT lo data al 1863, ma è più antico (Google Libri lo attesta nel dizionario francese-italiano di G. Veneroni del 1702), specie nei dialetti, ed è legato al gioco delle bocce: colpire la boccia avversaria. Ai primi del Novecento è già registrato come “notissimo” dal Dizionario del Panzini (1905) nel senso figurato di ‘respingere qualcuno agli esami’, significato che, in Toscana, circola anche con costrutto intransitivo (‘far male agli esami’). Forse sull’inglese blackball (la palla nera, che era il segno del voto negativo), acquista, secondo il DELI, anche l’oggi diffuso significato di ‘respingere qualcosa’ (una proposta, una legge, una domanda). Le domande dei nostri lettori riguardano sia la morfologia che la sintassi del verbo. Cominciamo