3 Maggio 2019 Non più solo in caso di tradimento, abbandono della casa coniugale ed altri comportamenti colpevoli che abbiano causato la fine del matrimonio (il cosiddetto “addebito”): l’ assegno di mantenimento all’ex non sarà più dovuto in tutta una serie di ipotesi in cui, invece, oggi viene regolarmente riconosciuto. È la nuova proposta di legge che introduce una profonda riforma in materia di rapporti coniugali in caso di separazione e divorzio . Il testo è già in Commissione Giustizia che ha già vagliato ogni singolo articolo. Sulla riforma sembra esserci un profondo consenso, da parte delle forze politiche, anche perché gli ultimi orientamenti della Cassazione hanno già fatto “il grosso” [1] : oggi l’assegno di divorzio non è più – anche per la giurisprudenza – una “rendita parassitaria” (come lo chiama la Cassazione), ma un contributo dovuto solo in caso di meritevolezza e di incolpevole difficoltà economica (leggi Assegno di divorzio: diritto solo in 4 casi
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